Durante la circolazione, il Codice della Strada impone agli automobilisti di seguire un comportamento in linea con le norme, evitando così di incorrere in sanzioni amministrative.
Se però si riceve una multa, può essere utile conoscere come comportarsi e, in particolar modo, quando avviene la prescrizione multe auto e come fare ricorso.
La notifica delle multe auto può avvenire in diversi modi. Possono essere comminate direttamente all’interessato, nel caso in cui si venga fermati per un’infrazione dalle forze dell’ordine. In questa situazione la sanzione verrà consegnata nelle mani del conducente.
In tutti gli altri casi, invece, il procedimento avviene in maniera diversa. Ad esempio, in presenza di un autovelox fisso e di violazione delle norme per eccesso di velocità, la multa verrà consegnata presso il luogo di domicilio o di residenza dell’intestatario del veicolo, attraverso la posta.
Sovente il trasgressore non coincide con il proprietario del veicolo. Nonostante ciò, la notifica dell’atto sarà comunque inviata a quest’ultimo, in quanto considerato l’unico soggetto certo, verificato tramite una visura effettuata sul PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
In questo caso, è l’intestatario del veicolo a dover comunicare il reale trasgressore, ovvero colui che era effettivamente alla guida dell’auto e che ha compiuto l’infrazione.
Questo non rappresenta un obbligo nei confronti della legge, bensì un onere, per evitare di dover pagare un importo per una violazione non commessa, oltre che la decurtazione dei punti della patente in situazioni che la comportano.
È imposto dalla legge che la multa auto debba essere pagata entro i 60 giorni dal momento in cui essa viene notificata.
Tuttavia, per velocizzare i processi, dal 2013 è prevista una riduzione del 5% dell’imposto se la sanzione viene pagata entro 5 giorni.
Per calcolare correttamente la decorrenza dei giorni si deve partire dal giorno successivo a quello di ricezione della notifica e comprendere il quinto e ultimo giorno previsto. È opportuno prestare attenzione, però, in quanto nel conteggio devono essere considerati anche i giorni festivi, come il sabato e la domenica.
Se il giorno che coincide con il termine ultimo per il pagamento è una domenica, in questo caso, esso slitta a lunedì.
Facciamo un breve esempio: se la multa viene notificata il mercoledì, il calcolo dei 5 giorni partirà il giorno successivo, ovvero il giovedì e il termine scadrà di lunedì. Se, invece, la sanzione viene notificata il martedì, l’ultimo giorno possibile per il pagamento dovrebbe essere la domenica. In questo caso, però, questo slitterà al lunedì.
Il pagamento della multa può essere effettuato recandosi presso un ufficio postale, attraverso il bollettino precompilato, ma anche tramite bonifico bancario, pagando in tabaccheria oppure online tramite la piattaforma PagoPa
La legge prevede dei termini entro in quali deve essere notificata la multa. A seguito di questo arco temporale, si considera in prescrizione e, pertanto, non deve più essere pagata.
Il termine per la notifica della multa è di 90 giorni dal momento dell’accertamento dell’infrazione. Per il calcolo va considerato il giorno in cui è stata commessa la violazione e ad esso devono aggiungersi 90 giorni, considerando anche il novantesimo.
Di conseguenza, se il destinatario riceve la multa una volta scaduto il termine, può non pagarla, senza incorrere in alcuna sanzione accessoria.
Evitare esclusivamente di pagare, non è, però, sufficiente. In quest’ultimo caso, nonostante la prescrizione, si correrebbe il rischio di incorrere in una cartella esattoriale, per la quale può essere previsto il pagamento della multa, maggiorata di sanzioni pecuniarie e interessi di mora.
Una volta ricevuta la sanzione, superati i termini per la notifica, è consigliabile, quindi, fare ricorso al Prefetto, dimostrando la notifica tardiva.
Il ricorso delle multe auto deve essere effettuato al Prefetto e presentato alla Prefettura territoriale competente. Questo vuol dire che la notifica della multa viene sempre effettuata presso l’indirizzo di domicilio o residenza, tuttavia il ricorso può essere presentato esclusivamente presso la Prefettura della città in cui è stata compiuta l’infrazione, ovvero quella competente.
Il ricorso al Prefetto può essere presentato entro 60 giorni.
Anche il Giudice di Pace competente territorialmente può ricevere il ricorso, ma in questo caso solo entro 30 giorni dal momento della ricezione della notifica.
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