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Camperizzare un furgone: cosa sapere per un camper fai da te

Camperizzare un furgone può essere un’idea originale per vivere l’avventura della van life. Scopri cosa considerare per realizzare il tuo camper fai da te.

I camper fai da te sono sempre più di moda tra chi cerca un mezzo con il quale vivere l’avventura, da allestire autonomamente.

Camperizzare un furgone è un modo creativo e più economico per disporre dei vantaggi di un camper, ma ad un prezzo di acquisto minore.

Quando a viaggiare si è in pochi il furgone camperizzato può essere un’idea originale per spostarsi durante le vacanze o trascorrere un fine settimana fuori porta.

Si tratta di una soluzione che permette di vivere a pieno il contatto con la natura, per chi ricerca un viaggio all’insegna dell’avventura.

Realizzare un camper fai da te può non sembrare semplice eppure con alcuni semplici step si potrà passare da un comune furgone a un vero e proprio camper pratico e accogliente.

Perché camperizzare un furgone?

Le ragioni per camperizzare un furgone possono essere molte.

Tra queste un aspetto rilevante è l’economicità del mezzo rispetto a un camper puro che viene acquistato già completamente allestito con tutte le dotazioni necessarie.

Il furgone camperizzato infatti ha un prezzo di acquisto inferiore, ma anche costi di gestione ridotti: fare il pieno a un van è meno dispendioso rispetto al pieno di un camper dalle dimensioni maggiori.

Anche in caso di guasto, i prezzi di ricambio sono facilmente reperibili e meno costosi.

Dal punto di vista della praticità, un furgone camperizzato ha in generale una maggiore stabilità su strada e, grazie alle sue dimensioni, è più facile da guidare, è più veloce e trovare un parcheggio è più semplice.

Infatti, date le dimensioni ridotte del mezzo, non vi sono vincoli legati alle aree di sosta o di campeggio e nemmeno ai parcheggi. Un furgone camperizzato può sostare senza nessuna limitazione nei comuni parcheggi riservati agli altri veicoli.

Anche l’esperienza della van life è uno dei motivi che può spingere a scegliere un furgone camperizzato: vivere l’avventura, svegliarsi in mezzo alla natura o cenare con la vista del mare, sono tutte esperienze a cui gli amanti del van non potrebbero rinunciare.

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Quanto costa camperizzare un furgone

Per capire la convenienza in termini economici del camper fai da te rispetto al camper puro, è importante avere un’idea dei costi che possono essere necessari per camperizzare un furgone.

In generale, per una camperizzazione amovibile la spesa può aggirarsi intorno ai 1.000 €, mentre quando si vuole realizzare un allestimento permanente l’importo può oscillare dai 3.000 € ai 5.000 a seconda che i lavori da eseguire siano svolti autonomamente o si richieda l’intervento di un professionista per l’installazione.

Nei casi in cui si vogliano aggiungere accessori e sistemi più lussuosi ed esclusivi, il prezzo può arrivare fino a 10.000 € circa.

Quali modelli scegliere

Come per i camper, non tutti i furgoni da trasformare in camper sono uguali e la scelta deve essere valutata in base alle proprie esigenze.

Esistono piccoli furgoni compatti per chi non ha grandi esigenze di spazio, generalmente preferiti da chi viaggia da solo o in coppia.

Altri sono invece più ampi, con dimensioni che si avvicinano a quelle di un camper puro. Un mezzo più grande può essere l’ideale per chi si sposta con l’intera famiglia o con amici e necessita di maggiore spazio.

Per realizzare un camper fai da te, si può scegliere uno specifico modello di furgone e poi attuare gli allestimenti interni autonomamente o facendosi aiutare da un artigiano esperto.

Tra i modelli preferiti dagli amanti della van life troviamo:

  • Volkswagen Trasporter, un furgone molto versatile, di medie dimensioni, che la Casa madre utilizza come base per il Westfalia T6 Ocean e Beach;
  • Volkswagen Caddy, di medio-piccole dimensioni, al quale è possibile applicare una tenda da viaggio, grazie alle barre portatutto;
  • Ford Tourneo Custom, di dimensioni più ampie rispetto ai precedenti, che si caratterizza per la sua versatilità, grazie alla possibilità di ottenere 30 differenti configurazioni di sedili;
  • Opel Vivaro, un furgone di media grandezza, caratterizzato da una fila di sedili rotante che può essere l’ideale per realizzare una piccola postazione da pranzo o da cena all’interno;
  • Fiat Ducato, noto a molti per i molteplici usi: da veicolo commerciale a van per le vacanze, il suo spazio lo rende particolarmente adatto a realizzare un camper fai da te;
  • Piaggio Porter, dal prezzo decisamente ridotto e dalle piccole dimensioni, è la soluzione ideale per chi viaggia da solo o in coppia;
  • UAZ 452, un minibus, pickup e furgone, con quattro ruote motrici che rapidamente sta catturando l’attenzione degli appassionati del camper fai da te;
  • Volkswagen Bulli T1 o T2 è tra gli iconici pullmini, conosciuto come mezzo degli Hippies, che hanno fatto la storia dell’automobilismo degli anni 60 e che ha rubato il cuore di molti appassionati. Nel 2022 l’icona verrà rilanciata sul mercato in versione elettrica.
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Omologare un furgone camperizzato

A differenza degli altri Paesi europei, realizzare un camper fai da te e poterlo utilizzare in strada, può non essere così semplice.

Infatti, in Italia la disciplina dell’omologazione relativa al furgone camperizzato non è ancora ben precisa.

Quando si vuole modificare in maniera permanente l’assetto del proprio furgone e si vuole richiedere l’omologazione, si può procedere in due modi: acquistare un autocaravan già omologato e rifare da zero la camperizzazione, con tutti gli assetti, oppure acquistare un furgone all’estero, omologare il mezzo dopo la camparizzazione nel Paese di origine e infine immatricolarlo in Italia.

L’altra alternativa invece potrebbe essere quella di predisporre un allestimento mobile che non modifichi in maniera radicale l’assetto e le caratteristiche funzionali del mezzo, senza alterazioni rispetto a quanto previsto dalla carta di circolazione.

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