Guidare un’auto elettrica può essere molto diverso dal mettersi alla guida di un’automobile più convenzionale a motore termico.
Quando si guida un’auto elettrica, il focus da mantenere è rivolto all’ottimizzazione delle prestazioni del motore elettrico e alla riduzione dei livelli di consumo energetico.
Prima di acquistare un’auto elettrica, bisogna considerare che le proprie abitudini potrebbero subire un cambiamento, soprattutto quando si tratta di ricaricare il veicolo e dover valutare i tempi necessari per raggiungere la massima autonomia.
Dal punto di vista della guida, non appena si sale a bordo di una elettrica, ci si accorgerà di alcune sue caratteristiche: il baricentro è generalmente più basso, la coppia viene scaricata verso terra, è molto silenziosa e nella maggior parte dei casi è priva di cambio manuale.
Viste le differenze della tecnologia elettrica con quelle più tradizionali, può essere utile seguire alcuni consigli per capire come guidare un’auto elettrica al meglio.
Per capire come guidare un’auto elettrica bisogna partire dalla base, ovvero dall’accensione.
Una delle caratteristiche proprie solo delle auto elettriche, oltre alla all’eliminazione delle emissioni, è proprio quella di essere silenziosa.
L’assenza di rumori interni emessi dal veicolo rappresenta un grande vantaggio, soprattutto quando si devono percorrere lunghi viaggi o quando quotidianamente si è abituati a spostarsi in mezzo al traffico in cui i rumori esterni sono già consistenti.
Nella maggior parte dei casi l’auto è talmente silenziosa che il suono emesso da spenta e da accesa è praticamente lo stesso. Per questa ragione, in diversi modelli il quadro strumenti viene illuminato quando l’auto è pronta a partire oppure appare una spia o addirittura viene emessa una musichetta.
Quando si sale in auto e si preme il pulsante start di accensione è quindi consigliabile attendere il segnale emesso dal veicolo prima di premere nuovamente il pulsante che farà però spegnere l’auto.
Un’altra importante peculiarità delle auto elettriche è l’assenza di frizione e, quindi, la presenza di un cambio automatico invece di quello manuale.
Nelle auto a motore termico la frizione e il cambio permettono di gestire la coppia e la potenza del motore, mentre nelle auto elettriche la coppia è subito disponibile. Pertanto, in quest’ultima tipologia di veicolo è sufficiente utilizzare l’acceleratore e il freno per condurre tutta la percorrenza a velocità diverse.
Per guidare un’auto elettrica, come per ogni auto con cambio automatico, è sufficiente selezionare e gestire le tre diverse modalità: Parking, Drive, Retro, rispettivamente per il parcheggio, la guida normale e la retromarcia.
Ciò che veramente stupisce e regala emozioni di guida piacevoli è la fase di accelerazione. In questo momento, premendo sul pedale di accelerazione, il motore trasferisce la coppia e la potenza alle ruote all’istante, erogando il massimo della trazione già da subito.
Per godere quindi di una maggiore fluidità e comfort nella guida è consigliabile accelerare progressivamente e dolcemente, in modo tale da non subire bruschi strattonamenti in fase di partenza ed evitare un dispendio di energia inutile.
La tecnologia elettrica è in grado di migliorare l’efficienza della batteria attraverso una serie di sistemi.
La frenata rigenerativa è uno di questi: in fase di decelerazione e di frenata l’energia non viene dispera ma incanalata.
Questo rappresenta una grande riduzione del dispendio di energia e permette di aumentare l’efficienza della batteria e di ottenere in questo modo un rapido recupero dell’autonomia.
La sostenibilità delle BEV (Battery Electric Vehicle) non riguarda, quindi, solo l’eliminazione delle sostanze inquinanti da parte di gas di scarico, ma anche la riduzione del consumo di elettricità necessaria all’alimentazione della batteria, attraverso un maggiore recupero di energia.
Quando l’auto elettrica rappresenta il mezzo principale di locomozione quotidiana, è importante valutare e programmare quanti km di autonomia verranno consumati durante la settimana, in modo da non incorrere in brutte sorprese.
Sulla base del tragitto effettuato da casa a lavoro, per svolgere le commissioni o per gite fuori porta, si può calcolare quante volte sarà necessario ricaricare l’auto durante i 7 giorni e conoscere le stazioni di ricarica più vicine alla propria abitazione o al lavoro.
Generalmente, le colonnine di ricarica esterne disposte in città permettono una ricarica più rapida, che consente di erogare la massima autonomia in poche ore. Conoscendo la loro posizione è possibile ricaricare l’auto durante le ore di lavoro o nel parcheggio mentre si svolgono le commissioni.
In alternativa, quando la ricarica deve avvenire con maggiore frequenza, una valida soluzione è rappresentata dalla wallbox, ovvero la colonnina di ricarica che è possibile installare nella propria abitazione e che permette di ricaricare l’auto durante le ore notturne o quando si è in casa e non la si utilizza.
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