Il mercato auto agli inizi del 2022 ha visto una evidente discesa rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
A fine febbraio infatti, il calo delle immatricolazioni è stato del 20,96% e non è migliorato nel mese successivo.
A fine marzo 2022 i dati hanno evidenziato una discesa delle immatricolazioni che ha raggiunto quasi il 30% e ha riguardato quasi tutti i segmenti del settore automotive.
In vista degli incentivi auto 2022 che dovrebbero incoraggiare l’acquisto di veicoli a basse emissioni, anche le auto elettriche che nello scorso anno avevano visto una rapida crescita, hanno dato segnali di crisi con una riduzione delle vendite.
Le ragioni alla base di questo crollo delle vendite possono essere diverse. Tra le più evidenti vi è la destabilizzazione dei mercati che la pandemia ha provocato negli ultimi anni e la difficoltà di ripresa, soprattutto in termini economici, che ha reso i consumatori più cauti negli acquisti importanti.
Anche la carenza dei microchip, necessari per la produzione dei semiconduttori ha messo in seria difficoltà i consumatori e le Case automobilistiche. Questo fenomeno, infatti, ha portato ad un incremento dei prezzi delle auto sostanziale, sia nel mercato del nuovo, sia dell’usato.
Inoltre, anche le tempistiche di produzione e di consegna si sono notevolmente allungate e questo ha provocato una serie di criticità per chi necessita di disporre del veicolo acquistato in tempi ristretti. Per questa ragione sono molti i consumatori che hanno privilegiato l’acquisto di veicoli usati, accessibili in breve tempo, che hanno ridotto le immatricolazioni rispetto all’anno precedente.
Anche la crisi Russia-Ucraina potrebbe aver aumentato le criticità di questo fenomeno già in calo evidente all’inizio del 2022.
L’andamento delle vendite fino a marzo 2022 ha visto una diminuzione per quasi tutti i tipi di alimentazione. L’unica a fare eccezione è il Gpl, che è cresciuto del 6.9%.
Per quanto riguarda le elettriche, la riduzione delle vendite è stata del 38.8% in meno, mentre per le ibride plug-in del 21,5% in meno rispetto alle valutazioni svolte a marzo 2021.
Anche il benzina e il diesel hanno visto una contrazione delle vendite, rispettivamente per il 37,6% e il 39,2%.
La perdita maggiore, però, è data dal metano che quest’anno ha visto un crollo delle immatricolazioni piuttosto netto. Infatti, questo tipo di alimentazione ha avuto una riduzione delle del 70%, probabilmente in vista di incentivi rivolti soprattutto alle elettriche, alle ibride, ma anche alle alimentazioni tradizionali a basse emissioni.
Anche per quanto riguarda i segmenti il crollo è stato piuttosto omogeneo. Perdono volumi di vendita le city car del segmento A, le medie del segmento C e D e le utilitarie del segmento B.
Acquistano quote, invece, i modelli del segmento E ed F.
Nonostante questo iniziale andamento in discesa, secondo alcune stime il 2022 potrebbe comunque concludersi in rialzo.
I numeri ipotizzati sono di +6% per le passenger cars e +5,8% per i veicoli commerciali leggeri rispetto al 2021.
Il raggiungimento di questi risultati potrebbe essere determinato in maniera sostanziale dagli incentivi in arrivo per l’acquisto di nuovi veicoli a ridotte emissioni, ma anche dalla minore pressione economica causata dalla pandemia che fino al 2021 aveva generato incertezze e difficoltà economiche per molti italiani.
Nonostante questo declino a partire da gennaio e che ha continuato ad aumentare nel mese di marzo, le immatricolazioni in Italia sono arrivate a oltre 30.000 nel mese precedente.
Tra i veicoli più apprezzati nella TOP 10 vi sono le city car, ma anche le compatte e i crossover.
In cima alle classifiche delle auto più vendute a marzo del 2022, anche quest’anno vediamo la city car italiana per eccellenza: Fiat Panda con 10.209 immatricolazioni.
A seguire troviamo Citroen C3 (4.906 immatricolazioni), Lancia Ypsilon (3.608), Dacia Sandero (3.019), Ford Puma (2.923), Peugeot 208 (2.864), Toyota Yaris (2.792), Dacia Duster (2.763), Renault Captur (2.626) e per finire Jeep Compass (2.371).
L’andamento negativo ha colpito quasi tutte le Case automobilistiche, dal Gruppo Stellantis, a Volkswagen, fino a Renault e Ford. Nonostante questo, si dimostra in cima Stellantis che nel primo trimestre ha registrato un numero di immatricolazioni pari a 43.426.
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