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Vita da camionista: alla scoperta del mestiere

La vita da camionista non è semplice, la tranquillità non è di casa e i loro itinerari sembra che non abbiano mai fine.

Non si tratta di un lavoro avventuroso e divertente che consente di vedere sempre località diverse ma di un mestiere ricco di avversità e di ostacoli.

I camionisti sono costretti a vivere alla giornata e non possono fare affidamento su nulla se non il proprio mezzo, con cui diventano un tutt’uno.

Non sempre questo mestiere viene apprezzato, gli stereotipi sono molti e la gente non comprende a fondo l’importanza dei camionisti.

La realtà è che è grazie a loro che troviamo sugli scaffali i prodotti di cui abbiamo bisogno.

Condurre una vita da camionista spesso significa sentirsi isolato e incompreso.

I professionisti del mestiere sanno quanti sacrifici hanno dovuto fare per poter condurre questo tipo di attività.

Perché in questo caso non si parla di una semplice professione ma di un vero e proprio stile di vita.

I problemi della vita da camionista

Si tratta di un mestiere pericolo e pieno di insidie, ogni giorno i camionisti devono affrontare condizioni climatiche avverse, itinerari serrati e rischiosi, tabelle di marcia rigide e spazi angusti.

La vita dei camionisti, infatti, si conduce nel ristretto spazio della cabina del proprio camion, senza la possibilità di muoversi e con poco tempo a disposizione per prendersi cura della propria salute.

Le patologie più diffuse nella vita da camionista sono: lombalgia, dolori alla schiena, emicrania e dolori al collo e alle spalle, obesità, pressione alta, problemi acustici, tensioni muscolari, scoliosi e dolore alle articolazioni.

Secondo l’American Heart Association il mestiere dal camionista è uno dei più usuranti, con la più alta probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari.

I principali accorgimenti sono:

  • Effettuare controlli periodici dal medico;
  • Seguire il più possibile una corretta alimentazione;
  • Fare esercizio fisico nel tempo libero;
  • Parlare apertamente con la propria famiglia pianificando il tempo libero da passare insieme;
  • Evitare bibite zuccherate e snack dolci poco sani da consumare durante il viaggio, prediligendo spremute, frutta secca o spuntini salutari.

La patente dei camionisti

Uno degli aspetti da tenere in considerazione prima di intraprendere una vita da camionista è il conseguimento della patente.

Per il trasporto di merci non professionale troviamo la patente C che consente di guidare mezzi superiori alle 3,5 tonnellate oltre a macchinari professionali come le escavatrici.

Quando però si parla di vita da camionista si intende una vera e propria professione che richiede in aggiunta alla patente C la CQC merci.

La patente CQC consente di guidare professionalmente mezzi pesanti per il trasporto di merci o persone:

  • CQC merci: abilita a trasportare esclusivamente merci;
  • CQC persone: abilita a trasportare esclusivamente persone;
  • CQC merci/ persone: si è abilitati a trasportare sia merci sia persone.

Il camion: dove si svolge la vita da camionista

Il camion e soprattutto la cabina sono il luogo dove si svolge la vita dei camionisti.

Per questo è fondamentale che le cabine dei camion siano dotate di tutti i comfort possibili.

Una cabina deve essere comoda e rispondere a tutte le esigenze e criticità che sopravvengono durante la quotidianità del camionista.

È necessario che abbiano una seduta appropriata per tutte le ore di viaggio che attendono i professionisti del settore, devono avere un’adeguata zona di riposo per potersi distendere durante le pause.

Per legge i camionisti devono fare un minimo di 45 minuti di pausa dopo 4 ore e mezza di guida: prendersi il proprio tempo prima di rimettersi in viaggio è fondamentale per evitare i temuti colpi di sonno, causa principale della maggior parte degli incidenti.

I camionisti non possono guidare per più di 9 ore al giorno, fatta eccezione per due volte a settimana dove si può arrivare a 10 ore di guida.

Il riposo: un aspetto fondamentale per il mestiere dei camionisti

I camionisti sono costretti a viaggiare per giorni ed è quindi indispensabile avere un luogo appropriato in cui distendersi durante le pause.

Per legge, infatti, i conducenti dei mezzi pesanti devono fare una pausa di almeno 45 minuti dopo non oltre 4 ore e mezza di guida e in più capita molto spesso di essere costretti a passare la notte all’interno del camion.

Per questi momenti di ristoro è necessario che la cabina camion sia munita di un letto nell’apposita cuccetta di riposo, dove poter riprendere le forze prima di rimettersi in viaggio.

Solitamente la zona riposo delle cabine si trova nello spazio subito dietro ai sedili del conducente e del passeggero.

Per il ristoro dei camionisti non sono da confondere le pause con i periodi di riposo, secondo il Regolamento 561/2006.

In Europa, infatti, è stabilito che durante il riposo settimanale il conducente debba alloggiare presso apposite strutture, vi è quindi fatto esplicito divieto di trascorrere questo riposo nel proprio veicolo.

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